Isoliamo l’Italia!

Home / Ambiente / Isoliamo l’Italia!

Isoliamo l’Italia!

Vi immaginate la A1 bloccata da persone che chiedono il prolungamento dei bonus per la coibentazione di tutti gli edifici italiani?

In Inghilterra (ormai culla delle nuove azioni di disobbedienza civile legate al clima) e negli ultimi mesi anche nella più morigerata Svizzera, il sogno di noi ingegneri energetici è diventato realtà. 

Non nego che personalmente queste proteste mi abbiano scosso: se eravamo sempre abituati a legare le richieste climatiche ad uno stop generale delle fonti fossili, questi nuovi movimenti ci hanno insegnato che possiamo scalare le azioni su richieste più mirate e quindi sul contenimento energetico. Finire davanti ad un tribunale per aver chiesto al governo di coibentare i propri edifici è il segno lampante di un’inazione climatica voluta e perpetrata.

La base per queste azioni di disobbedienza civile nonviolenta (bloccare grandi arterie, incollarsi a strade o edifici, bloccare ponti, creare quello che in inglese si chiama “distruption” all’interno della società civile) sono sempre le stesse. Le basi scientifiche le conosciamo molto bene: i rapporti IPCC, i rapporti IEA, gli interminabili avvisi che la comunità scientifica ci lancia da decenni sullo stato e sul futuro della nostra sopravvivenza sul pianeta Terra come specie. Ci restano pochi anni (dai 3 ai 7) per decidere se come specie animale vogliamo continuare ad abitare questo pianeta.

Insulate Britain

Nato a settembre 2021, il movimento “Insulate Britain” chiede al governo inglese di coibentare tutte le case popolari (o social housing) entro il 2025 e di produrre un piano per il retrofit di tutti gli edifici entro il 2030 come parte di un disegno di decarbonizzazione della nazione in linea con i trattati di Parigi.

Il Regno Unito conta circa 29 milioni di case, molte delle quali con qualità termiche pessime. Per rispettare il target di +1,5°C di riscaldamento, le emissioni di gas climalteranti provenienti dal settore residenziale dovrebbero diminuire del 78% entro 15 anni, per poi azzerarsi nel 2050.

 

© www.facebook.com/insulatebritain

 

Renovate Switzerland

Nel vecchio continente da qualche mese si è imposto all’attenzione mediatica dei nostri vicini il gruppo “Renovate Switzerland”: le richieste fatte al governo federale svizzero sono simili a quelle fatte al governo inglese. Permettere ai cantoni di rinnovare il parco immobiliare da qui al 2040 tramite un piano di azione in linea con le richieste della comunità scientifica. 

 

© www.facebook.com/renovate.switzerland

Le richieste sono semplici e l’ultimo rapporto IPCC ci conferma che abbiamo le tecnologie e il tempo per attuare tutte le azioni che possono farci restare dentro gli accordi di Parigi. Come sempre, da troppo tempo, manca un ingrediente: la volontà (e forse mi permetto di aggiungere anche l’educazione) politica. Qui entra in gioco la disobbedienza civile nonviolenta.

In Italia la pandemia ci ha permesso di sfruttare il bonus 110% (purtroppo destinato a morire dopo soli 2 anni di servizio) per isolare le case, dotarsi di nuove tecnologie, percorrere la lunga strada che deve portare alla decarbonizzazione del nostro paese.

Anche qui troviamo delle note positive e negative su cui fare attenzione. 

Come si decarbonizza un edificio? Innanzitutto tramite la coibentazione (il cappotto). Questo deve essere il primo passaggio per garantirci una riduzione dei consumi per il riscaldamento e per evitare muffe all’interno di casa che possono portare a dei problemi di salubrità degli ambienti. Dopodiché possiamo pensare alle rinnovabili, all’installazione di pompe di calore, ai retrofit.

Lasciamoci alle spalle le caldaie di ultima generazione, i consigli paternalistici sul fatto che le pompe di calore non funzionano in regimi climatici rigidi, che non è una tecnologia stabile: chiunque vi dica queste frasi non parla in buonafede

La scienza è chiara, c’è una via da seguire e dobbiamo correre perché abbiamo già perso troppo tempo in inutili chiacchiere. O isoliamo (in termini energetici) l’Italia o non riusciremo a rispettare gli accordi di Parigi.

 

Fonti

Insulate Britain protesters praised by judge who fined them

Insulate Britain 

Renovate Switzerland

Immagini

Insulate Britain

Renovate Switzerland